Jack Miller è uno dei veterani della classe MotoGP, con i suoi dieci anni di corse trascorsi tra Honda, Ducati e KTM. Il suo miglior risultato finale è stato il 5° posto nella stagione 2022 in sella alla Desmosedici GP, ma adesso non sta vivendo il suo momento migliore. Dal 2025 dovrà lasciare la sella a Pedro Acosta e gli arrivi di Enea Bastianini e Maverick Vinales in Tech3 spengono definitivamente le speranze di ritornare sulla RC16. Nelle prossime settimane sapremo quale sarà la destinazione dell’australiano.
Stagione in salita con KTM
Con un bottino di 35 punti, Jack Miller è arrivato alla pausa estiva del campionato al 15° posto in classifica piloti. L’anno scorso, dopo otto gare, era 7° con 79 punti. A quanto pare il feeling con la KTM vive una fase calante, sebbene sia convinto che nella seconda parte del Mondiale riuscirà a migliorare i suoi risultati e a ritagliarsi una posizione in MotoGP anche per il prossimo anno. “Continuerò a spingere fino alla fine e vedrò cosa possiamo fare – spiega in un’intervista a Motosan -. La moto si adatta sempre meglio a me“, anche se rappresenta il suo vero limite.
Durante lo scorso inverno ‘JackAss’ si è allenato duramente per arrivare al meglio ai nastri di partenza, ma il talento di Pedro Acosta ha spinto la Casa austriaca a una decisione inevitabile. “La moto è il limite di tutti… Non si tratta di essere lenti, si tratta di non sentirsi a proprio agio e spingersi ogni volta al limite assoluto. E sì, ci ha messo a dura prova un paio di volte“. D’altronde i risultati parlano chiaro: le ultime due vittorie della KTM in classe regina portano la firma di Miguel Oliveira, entrambe sul bagnato. Miller ha una spiegazione: “La gomma posteriore è cambiata, le velocità è aumentata incredibilmente“.
Il futuro di Jack Miller
Adesso bisogna guardare avanti e proseguono le trattative di mercato per trovare una sella libera per il 2025. I vertici di Mattighofen non hanno mai nascosto i loro piani per la prossima stagione MotoGP. “Sono stato informato. Mi hanno informato qualche ora prima. Per mia fortuna, inizialmente mi aveva avvisato Carlo Pernat… Comunque Pit (Beirer) mi ha chiamato e me l’ha detto ed è stato fantastico… Stavamo lavorando su un obiettivo comune e loro hanno trovato una strada diversa. E questo dipende completamente da loro“.
Da tempo si parlava di un possibile approdo di Jack in Honda, ma Joan Mir sembra intenzionato a rinnovare nonostante le difficoltà con la RC213V. “Il mio piano è di essere ancora qui”, conclude il pilota australiano della KTM. “Ho solo 29 anni. Il problema è che sono arrivato in MotoGP quando avevo 19 anni. Quindi la gente mi ricorda da molto tempo… ma ho ancora fame e voglio fare di più. Voglio più podi, più vittorie, qualunque cosa, gare migliori prima di smettere“. Bisogna però fare i conti con il mercato e le strade sempre più socchiuse. “Se è finita, è finita. Non cercherò di aggrapparmi a qualcosa che è un sogno morente“. Potrebbe esserci l’opzione di fare il collaudatore…? “Non direi mai no a questa ipotesi, ma al momento sono un pilota. Non guido la moto perché amo guidare la MotoGP. A nessuno piace guidare una MotoGP. Non è divertente. Voglio dire, è divertente, ma è estremamente impegnativo per il corpo, la mente, tutto“.